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DEL PALAZZO VATICANO. I2Ì
dolci paffaggi dd colorito de'
e contor-
,
ni che hanno
ancora, grazia elle
j non n-
doviftato que'
tra primi maefri innanzi
di Raffaello da chi egli abbia potuto ap-
prender meglio che dal Beato Giovanni
,
il foave movimento nelle figure la venu-
,
ftà dell'aria nelle fembianze, la leggia-
dria nel pennelleggiare, la purità nel com-
ponimento la degradazione nelle tinte
, ,
il più
e tutto perfetto della fu-
natura ,
blimato all'idea dell'arte fènza alterarne
tt, ,
fé non-che in meglio, il carattere origina-
le Quefta imitazione da
tenuta Rafael*
.
lo filli 3 del Beato Giovanni
opere fi ricono-
fee manifeftamente da chi ben intende
, ,
nelle prime pitture dd medefimo Raffael-
lo portando leggiadria
s non a tanta l'imi-
tazione di Pietro Perugino maeftro di lui ,
di Sandro
non Botticello di
non Tietra
,
della Francefca di
non Luca Sigmrelli,
,
di alcuni altri rari
e non rnaeftri della pit-
rinafeente
tura che hanno in fé fo
non
qual durezza mala grazia
e al contra-
, ,
rio della maniera di Fra Giovanni Ma
.
^affiamo trattanto più lunga
a iftoria «