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Prefazione
I tf
r
riftor amenti fé
farvi appreffo fittovi
/?nz o ,
, perdita
pondererebbe da etft laficura
II ne ,
V avvenire in più ri-
*/ dubbio
fo acquifto per che fi
gorofa giufta bilancia di quello
e , ,
,
ne'
fia fatto tempi andati
[ . f
Tuttavoltaper traboccar nella over-
non
rancide
delle viete,
chìa tenacità maniere e
,
qualun-
cosifempre reftar ùfiflì in
fi dee
non bifo-
d'antichità che cafo
in di
ragione
que ,
11! alle
fi dia alcune volte ricetto nuove
gno non ingran-
fogge leggiadre che nel comune
e
, , -magnifici,
dimento delle arti modi più
per altra età,
T
fignor ili età introduce nell'
una
e
fi confonde
la quale fi mefcola e
con , .
volta antichi
Noi faremo ad altri t
una ,
fono
cofe
le noftre ficcome altri noi anti-
a
, fa-
le cofe loro E
chi preferitemele non
e
, .
N goffa elezione chiunque al
rebbe egli con-
una
edifizj del moderna
fronto de 3 venuftiffìmi
amaffepiù le vetufte Gotiche ar-
Borromino
chitetture quelle di Arnolfo di Lapo o
o ,
, elegejfe
Chi
di Maeflro Giacomo Todefco ?
o
dell' Aretino Margherita-
ìe cionche figure del
de' avigliofi marmi
in luogo gran
mar
ve
feftejfi di
Ber quafi
nino moventi e carne
,
,
$ anteponete Giovanni
il grido di
viva Chi
da-
Cimabue di Giotto decantati
tanto
e
, ,
gli ifl orici, da alla chiara fama
i poeti,
e
Cignani
de i due noflri viventi Carli e
, ,
Maratta le cui fegnalate fecondo
opere
j , che